04_07

 

 

la sincerità è fluida, fluente..
 

 

Queste creature Rett, queste bambine, hanno gli occhi sinceri, più che belli..

 

Piegava continuamente un fazzoletto bianco.. Lo spiegava, lo ripiegava.. continuamente..

 

..

La ripetizione elegantissima del gesto conferiva al fazzoletto pieghe da stiratura

era notevole poi come lo spiegasse, la rapidità con la quale il fazzoletto appariva spiegato; due ali, tra due dita di ogni mano del ragazzo, le altre dita aperte, come ali di colomba..

 

 

 

Insomma lo faceva apparire, apparire, come se prima non ci fosse stato, o fosse stato tutta un'altra altra cosa..  lo faceva apparire spiegato.. infatti prima era tutta un'altra cosa, tutto un altro quadrato..


Compiva una destrezza il ragazzo, un miracolo..


Il passaggio, dal fazzoletto piegato al fazzoletto spiegato, in tanti anni, io non riuscii a scandirlo

Non vidi mai le dita delle mani afferrare gli angoli esatti del fazzoletto piegato per spiegarlo

La spiegatura non aveva spiegazione..

 

 

 

..

 

Era un ragazzo, non era una ragazza dagli occhi sinceri, ma

quel gesto.. quel fazzoletto.. Voleva piegarlo? voleva spiegarlo?.. né l'uno né l'altro verbo, ma un sostantivo sì, l'ossessione era questa, l'intervallo..

Tra il fazzoletto piegato e il fazzoletto spiegato, cosa avviene?

E' inaccettabile la piegatura, va spiegata..

E inaccettabile la spiegatura, va ripiegata..

Sono poli distanti.. Cosa lega questi poli? Legato e spiegato sono aggettivi, sono aggettivi tranquillizzanti per noi.. pietosi; spesso penosi.. come si dice.. si dice 'stato penoso' per esempio, o 'pietoso'..

 

..

 

Il ragazzo sapeva, sentiva che 'piegato' e 'spiegato' erano stati penosi della cosa, del fazzoletto

Questa franchezza.. noi siamo abituati a sistemare le cose, a dare loro una piega, siamo abituati a utilizzarle, quindi a spiegarle e a spiegarcele, come convenienti all'uso..

 

 

..

 

Se sinceramente considerassimo.. i nostri respiri..

 

 

..

perderemmo il nostro respiro normale, perderemmo.. la normalità..

 

 

Il fazzoletto, la ripetizione dei gesti, quel togliere e mettere.. quel tornare su un punto, su un referente fisico con ostinata reiterazione..
A nome dell'umanità, queste creature iterative attuano una procedura, un programma e un metodo tutti tendenti allo svelamento di un enigma..

 

..

 

Sfogliare un libro senza leggerlo è un gesto purissimo.. di tersa illusione, si afferra l'intervallo tra ammassi di frasi, forse il vero romanzo, la vera poesia..

 

 

 

 

 

Queste bambine sanno di che parlo.. anzi, non è che lo sappiano.. quello che si sa.. non lo si sa, lo si è..

Ribelli alla volontà, vorrebbero conquistare - se una volontà dobbiamo pure averla -  la volontà dell'acqua..

L'acqua è volontà in se',.. ma fluisce, colma, si spande.. si libera..

Queste creature non vogliono lavare continuamente le proprie mani, non vogliono utilizzare l'acqua, vogliono esserla.. quelle mani, le loro mani, loro vogliono liberarle dalle mani..

 

la sincerità è fluida, fluente..
 

 

Queste creature Rett, queste bambine, hanno gli occhi sinceri, più che belli..

 

Piegava continuamente un fazzoletto bianco.. Lo spiegava, lo ripiegava.. continuamente..

 

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La ripetizione elegantissima del gesto conferiva al fazzoletto pieghe da stiratura

era notevole poi come lo spiegasse, la rapidità con la quale il fazzoletto appariva spiegato; due ali, tra due dita di ogni mano del ragazzo, le altre dita aperte, come ali di colomba..

 

 

 

Insomma lo faceva apparire, apparire, come se prima non ci fosse stato, o fosse stato tutta un'altra altra cosa..  lo faceva apparire spiegato.. infatti prima era tutta un'altra cosa, tutto un altro quadrato..


Compiva una destrezza il ragazzo, un miracolo..


Il passaggio, dal fazzoletto piegato al fazzoletto spiegato, in tanti anni, io non riuscii a scandirlo

Non vidi mai le dita delle mani afferrare gli angoli esatti del fazzoletto piegato per spiegarlo

La spiegatura non aveva spiegazione..

 

 

 

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Era un ragazzo, non era una ragazza dagli occhi sinceri, ma

quel gesto.. quel fazzoletto.. Voleva piegarlo? voleva spiegarlo?.. né l'uno né l'altro verbo, ma un sostantivo sì, l'ossessione era questa, l'intervallo..

Tra il fazzoletto piegato e il fazzoletto spiegato, cosa avviene?

E' inaccettabile la piegatura, va spiegata..

E inaccettabile la spiegatura, va ripiegata..

Sono poli distanti.. Cosa lega questi poli? Legato e spiegato sono aggettivi, sono aggettivi tranquillizzanti per noi.. pietosi; spesso penosi.. come si dice.. si dice 'stato penoso' per esempio, o 'pietoso'..

 

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Il ragazzo sapeva, sentiva che 'piegato' e 'spiegato' erano stati penosi della cosa, del fazzoletto

Questa franchezza.. noi siamo abituati a sistemare le cose, a dare loro una piega, siamo abituati a utilizzarle, quindi a spiegarle e a spiegarcele, come convenienti all'uso..

 

 

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Se sinceramente considerassimo.. i nostri respiri..

 

 

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perderemmo il nostro respiro normale, perderemmo.. la normalità..

 

 

Il fazzoletto, la ripetizione dei gesti, quel togliere e mettere.. quel tornare su un punto, su un referente fisico con ostinata reiterazione..
A nome dell'umanità, queste creature iterative attuano una procedura, un programma e un metodo tutti tendenti allo svelamento di un enigma..

 

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Sfogliare un libro senza leggerlo è un gesto purissimo.. di tersa illusione, si afferra l'intervallo tra ammassi di frasi, forse il vero romanzo, la vera poesia..

 

 

 

 

 

Queste bambine sanno di che parlo.. anzi, non è che lo sappiano.. quello che si sa.. non lo si sa, lo si è..

Ribelli alla volontà, vorrebbero conquistare - se una volontà dobbiamo pure averla -  la volontà dell'acqua..

L'acqua è volontà in se',.. ma fluisce, colma, si spande.. si libera..

Queste creature non vogliono lavare continuamente le proprie mani, non vogliono utilizzare l'acqua, vogliono esserla.. quelle mani, le loro mani, loro vogliono liberarle dalle mani..

 

 

 

 

Pasquale Panella