'la scelta è caduta piuttosto sulle 'storie popolari' che testimoniano una straordinaria, autonoma attenzione nei confronti dell'elemento sovrannaturale e magico in un mondo nel quale le tante difficoltà della vita quotidiana  spingevano forse a cercare in tale dimensione la spiegazione e la giustificazione di molti eventi.'           

 

 

 

‘Noi guardiamo con meraviglia alle storie antiche che sono come querce immobili e salde, alte come montagne,  ma consideriamo poco le altre che come piccoli fiori stanno attorno a noi,  ovunque sul nostro cammino,  germogliano e crescono con noi nella giovinezza,  vivono sotto la radice della lingua delle madri e madrine e potrebbero diventare alberi meravigliosi..;  ma scompaiono prima perché le gettiamo via da noi come piante autunnali appassite.  Esse non sono mai state messe per iscritto,  per questo non le consideriamo affatto’.

Jón Sigurðsson

 

 

 

 

in  Gianna Chiesa Isnardi,   in Racconti  popolari e fiabe islandesi