Ricordi_ marzo 2020

 

A volte mi dicevo, puo’ la nostra anima volare come un gabbiano..?
A volte, mentre sono seduta e leggo, leggo delle storie, la mia mente  vaga e vola in altre storie, altri momenti della mia vita, e mi vedo a piedi in cima alla collina del castello di Ljulbljana, oppure a Gdansk in viaggio verso il mare, in un luogo dal nome particolare..
Ricordo passo passo i momenti di quel giorno, come se quel giorno particolare si legasse alla me di oggi, come se la me di quel giorno non fosse perduta..
Cosi’ ognuno dei nostri giorni e’ ‘gemellato’ con altri giorni della nostra vita, come se dei fili li unissero..

Così mi vedo in attesa alla fermata del tram di Cracovia, scesa dal tram a Danzica e poi risalita, e ridiscesa entrare in un negozio che vendeva cose di tutti i tipi, alla ricerca di una pentola..
Mi vedo in farmacia a chiedere delle gocce di propoli, gocce che oggi continuo ad usare..
Mi vedo sedere ad un bellissimo bar trattoria, osservare la famiglia di fianco a me ordinare due bicchieri di acqua e limone..
Mi vedo avvicinarmi alla spiaggia, al mare attraverso gli alberi e passeggiare nella pineta..
mi vedo togliere i vestiti e appoggiarmi a un muretto per prendere un po’ il sole con il costume..
Mi vedo passeggiare fino in fondo, dall’altra parte della spiaggia, dopo essermi seduta sulla sabbia e avere chiacchierato con una signora polacca che viveva in Inghilterra.. e arrivare in fondo,  fino ad un molo bellissimo dove volavano tanti gabbiani..
 


“They leave for a provincial town near the sea” (Ilya Vinitsky)


E’ vero a volte le cose che leggiamo, quanto piu’ vicine a noi ci portano a luoghi, province lontane della nostra vita.
E così il tempo della lettura diventa molto piu’ ampio, si apre come un ventaglio..